In viaggio verso Marte, su un’auto decapottabile

In queste settimane una società spaziale americana, la SpaceX, sta eseguendo test di partenza, ritorno e ripartenza di razzi orbitali. Ossia sta utilizzando lo stesso vettore per più di un lancio. Come si può vedere in uno dei filmati di questa pagina:

http://www.spacex.com/news/2013/03/31/reusability-key-making-human-life-multi-planetary

Fa lo stesso effetto ‘strano’ di quando si vede all’incontrario uno di quei filmini che spiegano l’entropia. Questo progresso ricorda la rivoluzione avvenuta con l’adozione dello Space Shuttle nei collegamenti con veicoli in orbita terrestre: cambia le regole del gioco, rendendolo più facile. L’obiettivo ultimo? Un’umanità multi-planetaria, come recita lo slogan.

Non basta. Un mese fa, un’altra riga si era aggiunta al sorprendente curriculum di Elon Musk, imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense e proprietario della SpaceX: il lancio di un razzo con destinazione Marte. Quanto al sorprendersi, in realtà c’è ampia scelta di motivazioni: il fatto che sia miliardario (da tempo) a 46 anni, o che abbia inventato uno dei sistemi di pagamento a credito più diffusi al mondo (PayPal), o che sia cofondatore di un’ambiziosa e futuristica casa automobilistica (Tesla) o che abbia sviluppato un treno superveloce a propulsione ‘sotto vuoto’ (Hyperloop) da realizzare a Dubai. Magari tra le cause di stupore mettiamoci anche la notizia che, pur con tutte queste innovative idee, sia solo intorno al 50esimo posto nella classifica miliardari del mondo. E che diavolo hanno fatto allora gli altri per superarlo? Chi sono?

Se poi, invece e prosaicamente, uno decide di riporre lo stupore solo nell’impresa spaziale, ecco che in effetti ne ha ben donde. La sua SpaceX, che ha lanciato il potente vettore Falcon Heavy (https://it.wikipedia.org/wiki/Falcon_Heavy) fa addirittura concorrenza alla NASA. Solo il Saturn V, parto di von Braun, delle missioni Apollo era riuscito a fare meglio. Anzi no, niente concorrenza: poiché il costo per kg alla fine risulta più basso di quello pagato finora dall’agenzia spaziale americana, e se dovesse ripartire il programma di tornare sulla Luna negli anni ’20, già bocciato da Bush ma risollecitato da Trump, probabilmente la NASA diverrebbe addirittura cliente di SpaceX, ‘premiata ditta’ a capitale completamente privato. Infatti con questa compagnia il costo del carico utile è poco superiore ai 1000 $ per chilogrammo: un prezzo da saldi di fine stagione, senza ironia. Per convincersene basta guardare le tariffe del tartufo grigio del 2016: con questa cifra non se ne compra un chilo, ma solo un paio d’etti se va bene. Mandare un oggetto tecnologico a milioni di chilometri di distanza nel Sistema Solare ha meno valore di scavare qualche centimetro sotto terra nel posto giusto. Ecco allora spiegata in parte la lista dei miliardari prima di Musk: non una teoria di inventori o geni, ma furbi affaristi, trafficanti e imbonitori, sicuramente non solo nel campo della gastronomia. L’ingegno, lo sanno tutti, non rende mai quanto un buon arraffamento delle risorse naturali, dei meccanismi finanziari o, dulcis in fundo, della dabbenaggine dei contemporanei.

Comunque grandi imprese, grandi pubblicità. Difatti il razzo Falcon, appena è uscito dall’atmosfera, ha aperto l’ogiva nel vuoto spaziale e alla luce delle stelle ha luccicato (sta luccicando) una supercar coupé della Tesla, con un manichino vestito da astronauta al posto di guida. Come la polena di una caravella sulla rotta verso il Nuovo Mondo. Niente paura: non è previsto che atterri su Marte, sarebbe una terribile contaminazione. Saggio. Forse prenderà solo accordi per aprire la prima concessionaria auto sul Pianeta Rosso. Ottimo che si tratti di un veicolo elettrico, vista la mancanza di residui petroliferi di materiale organico. Nel frattempo la SpaceX sta preparando i primi viaggi a pagamento verso la Luna, senza allunaggio naturalmente, ma vuoi mettere, per esempio, che bella luna di miele sarebbe un bel giro attorno al nostro satellite? Bene, allora per i nostri impazienti fidanzatini ecco il primo link: http://www.spacex.com/falcon-heavy. Poi ci raccontate.

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