THE EARLY LIFE OF DANTE ALIGHIERI

THE EARLY LIFE OF DANTE ALIGHIERI
Together With The Original In Parallel Pages

A cura e con un saggio introduttivo di GIGLIOLA SACERDOTI MARIANI

Effigi editore, 2021

Joseph Garrow è l’autore, 1846 è la data, Firenze è il luogo, Le Monnier è l’editore. È la prima traduzione completa della Vita nuova in inglese, di cui esistono soltanto sei copie al mondo.
“The Vita Nuova is a thing apart”, scriveva Giuseppe Mazzini nel 1844, su un prestigioso periodico inglese, e proseguiva con queste parole: “contiene il profumo della giovane età di Dante, il sogno dell’amore che Dio concede alla sue creature privilegiate per insegnare loro a non disperare mai nella vita, a non dubitare dell’immortalità dell’anima. È un libretto inimitabile, carico di pensieri dolci, tristi, puri, nobili e delicati; una nota lieve come la voce della colomba, eterea come il profumo dei fiori. E penso che oggi il compito di tradurre La Vita Nuova potrebbe essere affidato soltanto al cuore e alla mente di una donna”.
L’analisi filologica di The Early Life, che viene qui tracciata, ci indica in quale misura le scelte lessicali e rimiche di chi traduce abbiano permesso di far confluire il potenziale di senso e di suono del testo di partenza nel testo di arrivo. Ma il merito è veramente di Joseph Garrow o qualcuno si nasconde dietro il suo nome?
A parte questa traduzione, infatti, non esistono altre sue opere ed è stato opportuno ricostruire l’ambiente in cui il personaggio si muoveva per capire quali ideali lo animassero: la Firenze di metà Ottocento, quella dove si ‘agitavano’ gli intellettuali inglesi e americani che credevano nella rinascita dell’Italia. Fra i tanti nomi che possiamo indicare ci sono quelli di Elizabeth Barrett, Robert Browning, Walter S. Landor, Seymour Kirkup, Isa Blagden, Kate Field, ma anche Theodosia, la figlia di Joseph Garrow, e il marito di lei, Thomas A. Trollope, che vivevano nel famoso villino di piazza Maria Antonia, ancor prima che questa diventasse piazza dell’Indipendenza.
Tramite una comparazione tra poesie/traduzioni in rima di Theodosia e i versi di The Early Life e, ancora, tramite indizi di vario genere, qui esplicitati, si insinua il sospetto che il merito dell’opera traduttiva debba essere attribuito a Theodosia, ovvero “al cuore e alla mente di una donna”, come aveva auspicato Mazzini.

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