Archivio

L’Archivio della Colombaria

La Colombaria conserva un proprio archivio storico che ne documenta l’attività fin dalle origini. Il corpus più antico è costituito dai Sunti del Tarpato redatti tra il 1735 ed il  1752 ed i Sunti del Domestico che documentano gli anni tra 1735  e 1744, che rappresentano la testimonianza della rielaborazione di due dei Soci fondatori, rispettivamente Andrea da Verrazzano e Bindo Simone Peruzzi; per gli anni successivi si conservano gli Annali che documentano il periodo  dal 1756 al 1800.

La Colombaria nel corso di quasi tre secoli di attività ha arricchito il proprio archivio con acquisizioni, lasciti e donazioni. Tra questi il Fondo Pandolfini , il Fondo Alessandro Rivani, il Fondo Angiolo Procissi, il Fondo Francesco Rodolico, il Fondo Rava-Bonaiuti, il Fondo Giacomo Devoto e il Fondo Pastore.

La Colombaria conserva anche una Collezione miscellanea di disegni, stampe e carte geografiche; si tratta di una raccolta di fogli sparsi che sono pervenuti in Accademia attraverso donazioni dei primi Soci Colombari; alcune stampe sono quanto rimane degli Annali distrutti a cui erano allegate in qualità di Tramogge. Tra i pezzi più importanti la collezione di ritratti realizzati da Ottavio Leoni (1578 – 1630), l’incisione su rame rappresentante la Veduta di Firenze da Porta Pinti a  Porta San Gallo ed alcuni disegni di Antichi Maestri degli inizi del XVII secolo, attribuiti al Cigoli, Domenico Cresti detto il Passignano, Cosimo Gamberucci, Dandini.

Studio per figura di Cristo, matita nera e lumeggiature a gessetto bianco su carta beigeN. inv. 682, Attribuito a Cosimo Gamberucci, , fine XVI- inizi XVII secolo

Ms. 14, Annale LXIV – LXV della Società Colombaria