DONNE E POETI VEDONO ARRIVARE LA VERITÀ

DONNE E POETI VEDONO ARRIVARE LA VERITÀ

Saggi per il XXI secolo

di GIGLIOLA SACERDOTI MARIANI

Effigi editore

“Women and poets see the truth arrive”. È a questo verso di Muriel Rukeyser che si deve il titolo insolito di un volume fuori dagli schemi, eclettico e imprevedibile nel suo svolgimento, come eclettica è la sua autrice – saggista estrosa nella sua capacità di annodare i fili che legano culture diverse ed epiche appassionanti. In particolare, ma non in modo esclusivo, il modo anglosassone e la storia del Risorgimento, sullo sfondo della grande cultura ebraica che accompagna da sempre la vita dell’autrice. La poesia, dunque. La poesia e le donne come doppio elemento essenziale per comprendere il lato non sempre illuminato della vicenda umana e dei suoi protagonisti. Pochi ad esempio conoscono le lettere intrise di immagini poetiche e romantiche che Giuseppe Mazzini indirizzava alle sue amiche inglesi. Pochi sanno che Garibaldi era un poeta. Ma non si creda che Gigliola Sacerdoti Mariani abbia voluto cogliere solo l’aspetto intimistico e in fondo minore dei personaggi rinascimentali. Al contrario, il nesso tra poesia e storia serve a spalancare una finestra finora rimasta socchiusa su quelle personalità. Tra immagini e rapide pennellate scorrono figure ed episodi restituiti nella loro realtà, al di là di una facile retorica. Il breve ma significativo contatto tra Garibaldi e Lincoln; il Cavour visto con occhi inglesi, spesso ammirati, talvolta molto critici; e poi George Eliot; Thomas A. Trollope; persino Sherlock Holmes, il personaggio che sovrasta il suo autore. Si potrebbe continuare. Ma c’è ancora una protagonista centrale tra i saggi raccordati tra loro in italiano e in inglese. È Firenze, la città fondamentale per chi voglia cogliere il nesso fra la storia d’Italia e la cultura anglo-americana. La città amata da George Eliot, il tema che accomuna uomini e donne evocati dalla penna dell’autrice. Tutti “innamorati dell’arte – è la sintesi di un pensiero di Henry James -, “innamorati dell’Italia e fiorentini così perseveranti che nelle loro case, nelle vecchie ville vicino all’Arno o sulle colline tappezzate di cipressi, si sentono ancora risuonare i loro nomi”.

Dalla recensione di Stefano Folli, pubblicata il 10 aprile su La Repubblica (inserto Robinson), intitolata “Il Risorgimento è fatto di uomini donne e poesia”

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